Per quante cose buone possa aver fatto il fascismo, ce n'è una che le azzera tutte quante: aver gettato gli italiani e l'Italia in quel mostruoso massacro che fu la II guerra mondiale.

Riguardo all'antisemitismo, è arcinoto che nel 1938 l'Italia fascista adottò leggi antisemite, per adeguarsi alla politica della sua alleata, la Germania nazista. Fu una mossa fatta cinicamente, senza che Mussolini condividesse le teorie sull'inferiorità razziale degli ebrei, e questo secondo me la rende ancora più mostruosa. Fino a pochi anni prima Mussolini si dichiarava favorevole al movimento sionista (quello che voleva creare uno stato ebraico in Palestina), inoltre aveva avuto per diversi anni un'amante ebrea. Insomma quando ha emanato quelle leggi sapeva benissimo che gli ebrei erano persone stimabilissime e non quei mostri descritti dai nazisti, eppure le fece lo stesso.

Fra i gerarchi fascisti ce n'erano alcuni che erano antisemiti e altri che non lo erano per niente, alla sua nascita il fascismo nei suoi programmi non aveva nessun obiettivo antisemita, anzi tra i fascisti della prima ora ci furono anche degli ebrei.

Questa era la teoria della mia docente di Scienze Politiche.: il fascismo ha anche fatto cose buone per il Paese ecc. ecc., non va ricordato solo per le leggi razziali.

Io invece mi sono sempre domandato se quanto (apparentemente) fatto di buono, valesse davvero la vita di centinaia di migliaia di innocenti, uomini, donne e bambini.

Grazie.